Il Valore Pubblico viene introdotto per la prima volta nel dibattito scientifico internazionale nella seconda metà degli anni ’90 per poi diffondersi nei primi anni 2000 anche in Italia. Recentemente, il Valore Pubblico è entrato nel linguaggio istituzionale italiano tramite le Linee Guida del Dipartimento della Funzione Pubblica (2017), il Piano Nazionale Anticorruzione dell’Autorità Nazionale Anticorruzione ANAC (2019), le Relazioni CNEL 2019 e 2020.

Esso può essere visto come il miglioramento congiunto ed equilibrato degli impatti esterni (economico, sociale, ambientale, sanitario, ecc.) delle diverse categorie di utenti e stakeholder e degli impatti interni sulla salute delle risorse a disposizione dei soggetti che si occupano della sua creazione. Ogni cittadino potrebbe avere la propria idea di Valore Pubblico. Si tratta, infatti, di un concetto “caleidoscopico”, che può cambiare a seconda di chi lo osserva, oltre che del tempo e dello spazio in cui viene osservato.

Per generare Valore Pubblico, e quindi benessere, sui cittadini e sugli utenti di oggi e di domani, le Pubbliche Amministrazioni dovrebbero essere in grado di erogare servizi in maniera efficace ed efficiente, tenendo conto della quantità e della qualità delle risorse disponibili. Per creare benessere, occorre finalizzare verso il Valore Pubblico le proprie performance e contenere i rischi che potrebbero comprometterlo o ridurlo, a partire dalla cura della salute (economico-finanziaria, organizzativa, professionale, di genere, infrastrutturale, digitale, informativa, ecc.) delle risorse dell’ente. Il processo di creazione di Valore Pubblico coinvolge inoltre altri attori quali altre PA, operatori privati, organizzazioni NO profit che, operando in Filiere o Network, migliorano il livello di benessere dei cittadini.

Gli impatti generati da questi attori sul benessere dei propri utenti e stakeholder dovrebbero essere programmati, misurati e valutati tramite specifici indicatori di impatto. Diventa quindi essenziale individuare metodi di misurazione e rappresentazione del Valore Pubblico creato, basati sui seguenti cardini metodologici:

  • a) un Meta-indicatore del Valore Pubblico (indicatore composito), costruito come risultanza di un’architettura coordinata di indicatori di performance da inserire negli strumenti di programmazione, misurazione e valutazione delle PA;
  • b) una Scala del Valore Pubblico, capace di misurare quanto l’amministrazione sta creando o consumando Valore Pubblico rispetto alle condizioni iniziali.

In tale ambito va inserita anche la tematica della programmazione integrata e finalizzata alla creazione e alla protezione di Valore Pubblico, attraverso lo strumento del PIAO (Piano Integrato di Attività e di Organizzazione)

Progetti

Alta formazione

Pubblicazioni

This site is registered on wpml.org as a development site.