L’attenzione ad un benessere equo ed a uno sviluppo sostenibile è aumentata considerevolmente negli ultimi anni entrando definitivamente nelle agende politiche dei governi del mondo. Si va sempre più rafforzando infatti la convinzione che le tradizionali misure macroeconomiche, come il PIL, non riescano a misurare “ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta” (J.F. Kennedy). D’altra parte, si registra la sempre crescente necessità di dati affidabili e metodologie appropriate per la misurazione e valutazione di impatto delle politiche pubbliche. Per tali motivi, nell’ultimo decennio si sono sviluppati sistemi di indicatori quali i Sustainable Development Goals (SDGs), a livello internazionale, e il Benessere Equo e Sostenibile (BES), a livello italiano.

La Pubblica Amministrazione (ma anche società partecipate e/o private) ha un ruolo fondamentale nel perseguimento dei target definiti da BES ed SDGs. Tuttavia, la pratica, anche a causa della deriva burocratica e adempimentale assunta dal performance management italiano, sembra suggerire l’impellente necessità di colmare un gap sia metodologico che organizzativo rispetto alle modalità con cui le pubbliche amministrazioni possono incidere sul miglioramento del benessere dei cittadini, anche alla luce degli investimenti programmati nelle missioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

In tal senso, è possibile utilizzare il concetto di Valore Pubblico, ossia “il livello di benessere economico-sociale-ambientale della collettività di riferimento in cui opera un’organizzazione, rispetto alle condizioni iniziali di partenza”, attraverso una duplice funzione. Da un lato, in ottica organizzativa, la PA potrebbe progettare il proprio funzionamento secondo un approccio ciclico di programmazione, misurazione e valutazione delle politiche (e relativi impatti) e delle azioni amministrative (e relative performance) in funzione del miglioramento del benessere dell’utenza. Dall’altro, dal punto di vista metodologico, si potrebbe ricorrere al modello della Piramide del Valore Pubblico, al fine di mettere a sistema le performance di un ente (o di più enti) e di finalizzarle verso uno stesso meta-target: il benessere. Tale metodologia si pone l’ambizioso obiettivo di misurare, attraverso un sistema multidimensionale di indicatori e/o di un indice composito finale, il Valore Pubblico creato dagli enti pubblici e/o privati, permettendo di sistematizzare contemporaneamente le quattro dimensioni della performance: salute delle risorse, efficienza, efficacia e impatto.

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